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Cause e Conseguenze del Tumore da Parto e Diritto al Risarcimento

tumore da parto

Nella mia quarantennale esperienza come ginecologo all’Ospedale San Filippo Neri di Roma, ho assistito a diversi scenari di parto, alcuni dei quali, purtroppo, complicati da situazioni di malasanità. Quando parliamo di danni da parto, ci riferiamo a lesioni che possono interessare neonati in seguito a complicazioni durante il travaglio, come ad esempio l’arresto della progressione della testa nel canale del parto. Queste situazioni possono causare lesioni alle ossa e ai tendini del neonato. Se è vero che nella maggior parte dei casi, gli ematomi e il gonfiore, come il Tumore da Parto o Caput Succedaneum, tendono a risolversi nei primi giorni di vita, non possiamo ignorare che in alcuni casi le conseguenze possono essere permanenti, specialmente quando si verificano danni al cervello. È fondamentale, quindi, comprendere l’importanza di un’assistenza medica qualificata e tempestiva per prevenire e gestire correttamente queste complicazioni.

Argomenti Trattati

  1. Cos’è il Tumore da Parto
  2. Cause del Tumore da Parto
  3. Conseguenze del Tumore da Parto
  4. Risarcimento per Danni Permanenti alla Nascita
  5. FAQ sul Tumore da Parto
  6. Conclusioni

1.Cos’è il Tumore da Parto

Come indicato nello studio di Parker del 2006 pubblicato su PubMed, dai 2 ai 7 neonati su 100 presentano traumi alla nascita.

Quando il trauma alla nascita è localizzato nella testa del neonato può provocare:

– lesioni extracraniche superficiali  

  • possono essere di minore entità, come il caput succedaneum, meglio noto come tumore da parto, e il cefaloematoma;
  • lesioni più gravi e potenzialmente pericolose per la vita, come le emorragie subgaleali.

– lesioni intracraniche profonde

  • come un’emorragia subaracnoidea, che comporta il sanguinamento nello spazio subaracnoideo, che è lo spazio tra il cervello e la membrana più interna che lo copre;
  • ematoma subdurale o epidurale: che consiste nella raccolta di sangue tra il cranio e il cervello o tra le membrane che rivestono il cervello.
tumore da parto
tumore da parto

Questi tipi di lesioni possono essere isolate o associate a fratture del cranio e/o altre lesioni extracraniche. Seppur meno comuni, le fratture del cranio possono verificarsi a seguito di traumi meccanici diretti durante il parto. Anche lesioni agli occhi o alle strutture nasali e la paralisi delle corde vocali possono derivare da un trauma alla nascita durante un parto difficile. Come vedremo più avanti nel testo, è stato evidenziato che l’uso della ventosa ostetrica, soprattutto in neonati pretermine, aumenta il rischio di complicanze emorragiche sia intracraniche che extracraniche rispetto al parto spontaneo. Inoltre, è importante che il personale che prosegue l’assistenza del neonato da parto operativo vaginale (POV), specialmente se nato dopo multiple applicazioni o trazioni o nato da taglio cesareo dopo il fallimento della ventosa ostetrica, monitori la comparsa di segni e sintomi di traumi anche nelle ore successive, poiché questi possono manifestarsi anche tardivamente​​.

Il Tumore da parto è definito come un gonfiore edematoso del cuoio capelluto localizzato sopra il periostio che attraversa le linee di sutura. Questo rigonfiamento è provocato dal prolungato impegno della testa del feto nel canale del parto o dall’uso di dispositivi come la ventosa ostetrica o il forcipe e comporta un accumulo di sangue e siero sotto la pelle. Viene definito anche “caput succedaneum” in quanto rappresenta qualcosa “che succede” o deriva come conseguenza di un’altra azione, in questo caso, il parto, e generalmente si risolve in 4-6 giorni.

Tra i più comuni traumi alla nascita ci sono:

  • Cefaloematoma: simile al tumore da parto, compare dopo qualche giorno e si presenta anch’esso come un rigonfiamento sulla testa ma non attraversa la linea di sutura; a differenza del tumore da parto si trova tra al di sotto del periostio e ci mette più tempo per guarire;
  • Emorragia sub-congiuntivale: si rileva nell’occhio ed è una sorta di una linea rossa intorno all’iride del neonato;
  • Paralisi Facciale: dovuta a un’eccessiva pressione al volto e provoca nel neonato un danneggiamento del nervo faciale;
  • Paralisi Brachiale: vengono danneggiati i nervi che si trovano nella mano e nel braccio;
  • Fratture: la più comune è quella alla clavicola ed è causata da una difficoltà nell’estrarre la spalla dal canale del parto.

È bene ricordare, tuttavia, che questi traumi non sono più frequenti come un tempo e che il tumore da parto nella maggior parte dei casi non è una situazione che deve prestare preoccupazione.

2.Cause del Tumore da Parto

Il “tumore da parto” si riferisce a un grave gonfiore del cranio del neonato, che può svilupparsi a seguito di un impatto o pressione durante il travaglio e il parto. Questa condizione si manifesta tipicamente quando il neonato incontra difficoltà nel passaggio attraverso il canale del parto. In un articolo che parla delle lesioni neurologiche alla nascita pubblicato nel 2017 sul sito del National Institutes of Health, viene descritto come le cause di un tumore da parto sono da imputare alla pressione esercitata sulla testa del neonato durante il travaglio. Alla base di un tumore da parto, dunque, c’è spesso un travaglio non privo di problemi. Non è un caso, quindi, che questo gonfiore risulti più frequente nei bambini che vengono alla luce tramite l’utilizzo di ventosa ostetrica o forcipe

Uno degli esempi più significativi è l’impiego di strumenti come la ventosa ostetrica, utilizzata per assistere il neonato quando si verifica un arresto della progressione nel suo percorso attraverso il canale del parto. Se da un lato questa tecnica può essere salvavita, dall’altro, la sua applicazione deve essere eseguita con estrema cautela e precisione per evitare traumi al delicato cranio del neonato, poiché la pressione esercitata può portare a questo tipo di gonfiore, noto anche con il nome di caput succedaneum.

L’estrazione con ventosa comporta un aumento di tre volte il rischio di lesioni alla nascita, mentre l’uso del forcipe ha un aumento leggermente maggiore di quattro volte rispetto ai parti vaginali non operativi (Akangire et al., 2016). 

Il tumore da parto si può verificare quando la pressione esercitata dalla ventosa è eccessiva oppure è mal indirizzata. Come indicato nelle Raccomandazioni per il Parto Operativo Vaginale SIGO AOGOI AGUI, per una corretta applicazione della ventosa è importante la valutazione ecografica della posizione fetale in modo da ridurre significativamente il rischio di lesioni dovute al malposizionamento dello strumento. 

Le cause del tumore da parto includono non solo l’uso della ventosa ostetrica, ma anche la pressione prolungata sul cranio del neonato durante un travaglio lungo, specialmente in casi di sproporzione cefalo-pelvica, dove le dimensioni della testa del bambino e il canale del parto della madre non sono compatibili.

Inoltre, le manovre ostetriche per risolvere le posizioni anomale del feto, come la presentazione podalica, possono aumentare il rischio di tumore da parto.

Se il gonfiore non si attenua entro alcuni giorni dalla nascita, può essere indicativo di complicanze più serie, quali lesioni cerebrali permanenti. La prevenzione passa attraverso un’attenta valutazione pre-parto della posizione e delle dimensioni del feto, così come attraverso l’utilizzo guidato e misurato di tecniche assistite durante il parto. La priorità è sempre quella di salvaguardare la salute e il benessere sia della madre sia del neonato, prendendo decisioni basate sull’esperienza, sulla formazione continua e sulle linee guida cliniche aggiornate.

3.Conseguenze del Tumore da Parto

Le conseguenze del tumore da parto nei neonati possono variare da lievi a gravi, a seconda dell’intensità e della durata del gonfiore. Nella mia lunga esperienza in ospedale ho osservato che, sebbene la maggior parte dei casi di tumore da parto si risolva senza lasciare segni nel giro di pochi giorni, ci sono situazioni in cui il gonfiore persistente può portare a complicazioni più serie.

Una delle preoccupazioni principali è il rischio di lesioni cerebrali permanenti. Il cranio del neonato è estremamente malleabile e una pressione eccessiva durante il parto, specialmente se prolungata o se provocata da strumentazione come la ventosa ostetrica, può causare danni ai tessuti cerebrali sottostanti. Questo può manifestarsi in sintomi di vario grado, dalla lieve ipossia (mancanza di ossigeno) a forme più severe di emorragia intracranica o encefalopatia ipossico-ischemica, una condizione che può influenzare lo sviluppo neurologico del bambino a lungo termine.

Un altro rischio associato al tumore da parto è l’ictus neonatale, che può verificarsi a causa di coaguli di sangue formatisi in risposta al trauma. Sebbene raro, l’ictus neonatale richiede un intervento medico immediato per minimizzare le conseguenze a lungo termine sulla funzione motoria e cognitiva del bambino.

Infine, è importante monitorare i neonati con un evidente tumore da parto per la possibile comparsa di ittero. Il gonfiore può causare una maggiore rottura dei globuli rossi nell’area interessata, portando ad un aumento della bilirubina nel sangue del neonato, la quale, se non trattata, può causare ulteriori complicazioni.

Le lesioni permanenti e la morte causata da traumi da parto sono tra le conseguenze più gravi e devastanti di complicazioni durante il parto. Le lesioni cerebrali sono tra le conseguenze più temute di un tumore da parto. Queste possono variare da lievi deficit neurologici a gravi disabilità cognitive e motorie, influenzando significativamente la qualità di vita del neonato e della sua famiglia.

Le lesioni cerebrali possono essere causate da una varietà di fattori legati al tumore da parto, inclusa l’ipossia (mancanza di ossigeno) prolungata o l’ischemia (ridotto flusso sanguigno al cervello) durante un parto difficile. Inoltre, il rischio di emorragia intracranica e di altre lesioni traumatiche al cranio può aumentare a causa della pressione esercitata sul cranio del neonato, sia direttamente attraverso il canale del parto sia indirettamente tramite l’uso di strumenti come la ventosa ostetrica per aiutare a sbloccare la testa del bambino quando il parto non progredisce come dovrebbe. Se viene impiegata una forza eccessiva il cranio del bambino può essere deformato in modo permanente e può provocare un grave rigonfiamento nel cervello che porta a un ritardo mentale del bambino o alla paralisi cerebrale.

Una delle conseguenze più gravi dei traumi da parto è la paralisi cerebrale, una condizione che può derivare da danni al tessuto cerebrale del neonato. Questa disabilità permanente influisce sulla capacità del bambino di muoversi e mantenere l’equilibrio e la postura. Inoltre, le lesioni cerebrali possono portare a disturbi dello sviluppo, difficoltà di apprendimento, problemi di vista e udito, e altre disabilità neurologiche.

La morte neonatale è l’esito più tragico associato a complicazioni gravi durante il parto, inclusa la gestione inappropriata di un tumore da parto. Sebbene sia raro, questo esito sottolinea l’importanza di un monitoraggio attento e di un intervento tempestivo da parte di personale medico qualificato durante il travaglio e il parto.

Come professionisti della salute, dobbiamo impegnarci per prevenire queste tragiche conseguenze attraverso una valutazione accurata del rischio, l’uso prudente di tecniche assistite durante il parto e garantendo che ogni intervento sia eseguito con la massima cura e competenza. La formazione continua, la revisione delle pratiche cliniche e la collaborazione tra specialisti sono essenziali per minimizzare i rischi associati al parto e proteggere la salute e il benessere dei neonati.

4.Risarcimento per Danni Permanenti alla Nascita

Quando un neonato subisce lesioni permanenti a causa di errori medici durante il parto, questo tragico evento non impatta soltanto sulla salute del bambino ma anche sull’equilibrio emotivo e finanziario dell’intera famiglia. Essere informati sui diritti e sulle possibilità di risarcimento in queste circostanze è un passo importante da compiere. 

4.1 Danni Risarcibili per Lesioni alla Nascita

Ecco un’analisi dettagliata su come affrontare tali situazioni e quali sono i danni risarcibili in caso di malasanità neonatale.

1. Danno alla Salute del Neonato: Le lesioni cerebrali permanenti possono variare notevolmente in gravità, conducendo a disabilità di lungo termine che richiedono cure continue e supporto specializzato. In questi casi, il risarcimento tende a riflettere l’alta gravità dell’invalidità, avvicinandosi o raggiungendo il limite massimo stabilito dalle tabelle di risarcimento. Ad esempio, se durante il parto si verifica una gestione inappropriata dell’ossigenazione, portando a una lesione cerebrale, il risarcimento mirerà a coprire le necessità mediche complesse e continue del bambino.

2. Danno alla Salute dei Genitori: Oltre al devastante impatto sulla salute del neonato, i genitori possono sperimentare un profondo trauma psico-fisico, interruzioni significative nella loro vita di relazione, pregiudizi nella carriera professionale e problemi nella sfera sessuale, inclusa la paura psicologica di future gravidanze. Questi aspetti sono riconosciuti e risarcibili, riconoscendo il peso emotivo e pratico che la famiglia deve portare.

3. Danno Economico del Neonato: Questo tipo di danno si riferisce alla perdita della capacità futura del bambino di guadagnare un reddito. Calcolato sulla base del potenziale guadagno lavorativo del bambino se non avesse subito la lesione, il risarcimento tiene conto delle aspirazioni e delle potenzialità professionali compromesse dalla disabilità.

4. Danno Economico dei Genitori: Le spese future per la cura e l’assistenza del bambino possono essere enormi e spesso superano la somma dei danni alla salute e del danno economico del bambino. Questo danno copre le terapie, le attrezzature mediche, le modifiche abitative necessarie, l’assistenza personale e altre esigenze che sorgono nel corso della vita del bambino.

Consideriamo il caso di un neonato che ha subito una lesione cerebrale a causa di un ritardo nell’esecuzione di un cesareo d’emergenza. La famiglia ha il diritto di ricevere un risarcimento completo che copra tutte le esigenze mediche, educative e di supporto del bambino, nonché il supporto psicologico e finanziario per i genitori.

4.2 Richiesta di Risarcimento per Errori durante il Parto

Qui di seguito troverai alcuni dettagli pratici su come avviene il processo di richiesta di Risarcimento per Lesioni permanenti al neonato provocate durante il parto:

Consultazione Iniziale: Il primo passo è una consultazione con un avvocato specializzato in malasanità medica. Durante questa fase, verranno raccolte tutte le informazioni rilevanti sul caso, incluse le circostanze del parto, le lesioni subite dal neonato e le possibili negligenze mediche.

Raccolta delle Prove: Successivamente, il legale procederà con la raccolta di tutte le prove necessarie, come documentazione medica, referti, e testimonianze di esperti medici. Questa fase è cruciale per costruire un caso solido a supporto della richiesta di risarcimento.

Valutazione del Danno: Verrà effettuata una valutazione dettagliata del danno subito dal neonato e dei conseguenti impatti sulla vita del bambino e della famiglia. Questo include non solo i danni fisici e psicologici, ma anche la perdita di reddito futura e le spese mediche attuali e future.

Presentazione della Richiesta: Con tutte le prove e le valutazioni in mano, l’avvocato presenterà formalmente la richiesta di risarcimento alla parte responsabile o alla sua assicurazione. Questo può portare a negoziazioni dirette per un accordo extragiudiziale.

Azione Legale: Se non si raggiunge un accordo soddisfacente, il caso potrà essere portato in tribunale, dove un giudice o una giuria valuteranno il caso e decideranno sull’ammontare del risarcimento.

I tempi per la risoluzione di un caso di malasanità possono variare notevolmente a seconda della complessità del caso, della disponibilità delle prove e della disponibilità delle parti a raggiungere un accordo. In generale, un caso può richiedere da diversi mesi a molti anni per essere risolto completamente. Tuttavia, negoziazioni extragiudiziali possono portare a risoluzioni più rapide, spesso entro 12-18 mesi dalla presentazione della richiesta risarcitoria.

5.FAQ sul Tumore da Parto

  1. Cos’è il Tumore da parto?

Quando si parla di tumore da parto non bisogna pensare al cancro, in realtà è uno dei traumi più frequenti nei neonati durante la nascita.

Si tratta di un gonfiore localizzato sulla testa del neonato visibile poco dopo il parto, una specie di bernoccolo morbido, che può essere legato all’uso di ventosa ma anche semplicemente alle contrazioni uterine. Il tumore da parto è generalmente innocuo, non bisogna fare nulla e scompare spontaneamente nel giro di qualche giorno.

  1. Tumore da Parto e Cefaloematoma sono la stessa cosa?

No, si tratta sempre di un trauma che si presenta nel neonato ed è legato alla nascita ma si differenzia dal tumore da parto in quanto è meno morbido al tatto e non attraversa le suture, infatti si presenta come un grosso bernoccolo posizionato su un lato della testa del bambino. Anche in questo caso, il cefaloematoma si risolve in modo spontaneo, ma più lentamente del tumore da parto, ci vogliono anche 3 settimane o più.

  1. Quali sono i sintomi visibili del tumore da parto?

I sintomi del tumore da parto includono un rigonfiamento morbido e spesso diffuso sulla testa del neonato. A differenza di altre condizioni, come il cefaloematoma, il gonfiore può interessare entrambi i lati della testa e non è limitato da linee di sutura del cranio. Il rigonfiamento può diventare più evidente alcune ore dopo la nascita e tende a risolversi da solo entro pochi giorni senza necessità di trattamento.

  1. Il tumore da parto richiede un trattamento specifico?

In genere, il tumore da parto non richiede alcun trattamento specifico poiché tende a risolversi spontaneamente entro la prima settimana di vita. È importante monitorare la condizione per assicurarsi che non ci siano segni di infezione o altre complicazioni. I genitori possono essere rassicurati sul fatto che questa condizione è temporanea e non ha effetti a lungo termine sulla salute del bambino.

  1. Quali sono le potenziali conseguenze a lungo termine del tumore da parto per il neonato?

Il tumore da parto è generalmente una condizione benigna che non lascia conseguenze a lungo termine per il neonato. Una volta risolto il gonfiore, non ci sono effetti residui sulla crescita o sullo sviluppo del bambino. Raramente, se il gonfiore è particolarmente esteso o persistente, potrebbe essere necessario consultare un pediatra per escludere altre condizioni.

  1. Come posso prevenire il tumore da parto durante il parto?

Non esistono strategie specifiche per prevenire completamente il tumore da parto, dato che è una conseguenza della pressione esercitata sul capo del neonato durante il parto vaginale. Tuttavia, un monitoraggio attento del bambino e della madre durante il travaglio e la scelta di interventi ostetrici appropriati quando necessario possono aiutare a minimizzare il rischio. Ad esempio, un uso prudente dell’assistenza al parto strumentale (come ventosa o forcipe) può ridurre l’incidenza di questa condizione.

6.Conclusioni

Quando un neonato subisce lesioni permanenti, come un danno cerebrale dovuto a una gestione inappropriata del travaglio e del parto, è vitale agire per proteggere i diritti del bambino e della famiglia. In questa situazione, è importante affidarsi ad una squadra di legali esperti in malasanità medica, come quella di Aiuto Malasanità, che può valutare in modo accurato la situazione, identificare le negligenze mediche e lavorare per ottenere il massimo risarcimento possibile per voi e il vostro bambino.

La Tua Prossima Mossa: Se il tuo bambino ha subito danni a causa di malasanità medica, rivolgiti immediatamente a un legale esperto. Noi di Aiuto Malasanità siamo qui per guidarti attraverso ogni passo del processo legale, fornendoti supporto, comprensione e la competenza necessaria per affrontare questa battaglia.

Importante: La nostra assistenza legale è a costo zero fino all’ottenimento del risarcimento. Non dovrai pagarci nulla fino a quando non avremo assicurato il risarcimento che meriti. Ogni informazione condivisa con noi viene trattata con la massima riservatezza, assicurando che il tuo percorso verso il risarcimento sia gestito con discrezione e rispetto. 

Contattaci per una consulenza gratuita. Puoi chiamare il numero verde 800100222 o compilare il nostro modulo online. Crediamo nella giustizia e nel diritto di ogni famiglia di ricevere il supporto necessario per superare questi momenti difficili. Non sei solo in questa battaglia; lascia che i nostri esperti ti accompagnino verso il risarcimento che meriti.

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