Cause e Danni da Asfissia Neonatale 

Danni da Asfissia Neonatale

I danni da asfissia neonatale possono causare lesioni permanenti al neonato. Come ginecologo con 40 anni di esperienza al San Filippo Neri di Roma, so quanto sia importante un intervento tempestivo durante il parto per evitare questa condizione. Le cause di asfissia neonatale possono essere sia materne che fetali e richiedono un’attenzione immediata da parte dei professionisti sanitari. Quando si verificano danni al neonato a causa di errori medici, è fondamentale sapere che hai il diritto di ottenere giustizia. In questo articolo, esploreremo le cause, le conseguenze e i tuoi diritti in caso di malasanità legata ai danni da asfissia neonatale.

Argomenti Trattati

  1. Cosa Significa Asfissia Neonatale?
  2. Come Respira il Feto?
  3. Cause e Fattori di Rischio di Asfissia Neonatale
  4. Danni da Asfissia Neonatale e Conseguenze
  5. Aiuto Malasanità Protegge i Tuoi Diritti
  6. Danni da Asfissia Neonatale: Riconoscere i Segni
  7. Trattamento dell’Asfissia Neonatale
  8. Errori Medici e Asfissia Neonatale
  9. Conclusione

1.Cosa Significa Asfissia Neonatale?

Secondo il Rapporto dell’OMS sulla mortalità neonatale, nel 2022 sono morti circa 2,3 milioni di bambini e quasi la metà dei decessi (47%) è avvenuta nei primi 28 giorni di vita, cioè nel periodo neonatale. Secondo i dati, tra le principali cause di morte dei neonati troviamo proprio l’asfissia neonatale. L’asfissia neonatale è caratterizzata da un’insufficiente apporto di ossigeno al neonato prima, durante il travaglio o subito dopo la nascita. Questa mancanza di ossigeno può portare a gravi complicazioni, tra cui danni cerebrali, disfunzioni di organi vitali e, nei casi più gravi, la morte. L’asfissia neonatale può essere causata da vari fattori come complicazioni durante il parto, problemi con il cordone ombelicale, infezioni materne o insufficienza placentare.

Durante il travaglio, le contrazioni uterine comprimono i vasi sanguigni uterini, causando un’interruzione intermittente del flusso di sangue nella placenta. Quando l’utero si rilassa tra una contrazione e l’altra, l’apporto di ossigeno viene ripristinato. La mancanza di ossigeno determina un aumento dell’acidità del sangue fetale, abbassando il pH del sangue.

In condizioni normali, il feto subisce solo un lieve calo del pH del sangue durante le contrazioni. Tuttavia, vari fattori possono compromettere l’adattamento del feto agli effetti delle contrazioni uterine o interferire con il normale scambio gassoso tra madre e feto, causando ipossiemia fetale (riduzione dell’ossigeno nel feto).

Il feto dispone di meccanismi di adattamento che gli permettono di tollerare moderati livelli di ipossiemia per un certo periodo. Se la condizione persiste, il feto passa a un metabolismo anaerobico, producendo energia senza ossigeno, con rilascio di acido lattico (acidosi). Periodi prolungati di ipossiemia e acidosi possono avere effetti negativi su: circolazione fetale, respirazione intrauterina, cervello, reni e altri organi.

Vi racconto un esempio reale di danni da asfissia neonatale. Il danno nel caso di Luigi, un neonato nato in ospedale è legato al monitoraggio errato che non ha evidenziato la sofferenza fetale. Le contrazioni uterine prolungate hanno portato ad una grave ipossiemia, non rilevata tempestivamente. A causa dell’intervento tardivo del personale sanitario, il neonato ha subito danni cerebrali permanenti, come l’encefalopatia ipossico-ischemica, e altre complicazioni che si sono manifestate durante la crescita del bambino.

Impara a riconoscere gli errori nel monitoraggio, leggi il nostro articolo.

Se non si interviene prontamente con il parto, l’asfissia può causare danni irreparabili agli organi o danni cerebrali significativi. Se queste lesioni colpiscono le aree del cervello responsabili del controllo motorio, possono insorgere condizioni come la tetraparesi spastica, una forma di paralisi cerebrale che colpisce tutti e quattro gli arti, causando rigidità muscolare e difficoltà nei movimenti. Le conseguenze più gravi possono includere anche arresto cardiaco e morte intrapartum.

2.Come Respira il Feto? 

La respirazione del feto avviene nell’area dei villi coriali della placenta, non nei polmoni. La placenta, attaccata alla parete dell’utero è collegata al feto tramite il cordone ombelicale, attraverso il quale il feto riceve ossigeno ed elimina anidride carbonica. Il sangue ossigenato della madre entra nei capillari dei villi coriali e viene trasferito al cuore del feto tramite la vena ombelicale. Il cuore del feto pompa questo sangue ossigenato in tutto il corpo e, successivamente, il sangue povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica viene riportato alla placenta attraverso due arterie ombelicali.

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Dall’area dei villi coriali, l’anidride carbonica passa nel sistema circolatorio della madre per essere espulsa tramite la respirazione. Quando questo complesso meccanismo viene alterato, l’apporto di ossigeno al feto può ridursi, causando ipossiemia, ipossia e, infine, asfissia.

3.Cause e Fattori di Rischio di Asfissia Neonatale

I danni da asfissia neonatale possono essere causati da una serie di situazioni che compromettono gli scambi gassosi tra madre e feto, portando a ipossia e asfissia. Ecco i principali fattori di rischio:

  1. Carenza di ossigeno nel sangue materno: Se la madre ha una riduzione dei livelli di ossigeno prima o durante il parto, il feto può soffrire di ipossia.
  2. Distacco prematuro della placenta: Quando la placenta si separa dall’utero troppo presto, l’apporto di ossigeno al feto è interrotto.
  3. Travaglio prolungato o difficile: Un travaglio eccessivamente lungo o complesso può mettere a rischio l’ossigenazione del feto.
  4. Problemi con il cordone ombelicale: Complicazioni come il prolasso del cordone o un nodo stretto possono impedire il flusso sanguigno e l’ossigenazione del feto.
  5. Infezioni gravi: Condizioni come la corionamnionite o la vaginosi batterica nella madre, o infezioni nel neonato, possono causare asfissia neonatale.
  6. Alta pressione sanguigna materna: L’ipertensione nella madre può ridurre il flusso sanguigno alla placenta, diminuendo l’ossigeno disponibile per il feto.
  7. Vie aeree fetali non sviluppate: Problemi nello sviluppo delle vie aeree del feto possono ostacolare la respirazione efficace subito dopo la nascita.
  8. Vie aeree fetali ostruite: Ostruzioni delle vie aeree possono impedire una respirazione adeguata nel neonato.
  9. Anemia nel neonato: Se le cellule del sangue del bambino non riescono a trasportare abbastanza ossigeno, può verificarsi ipossia.

Comprendere queste cause è essenziale per prevenire e gestire i danni da asfissia neonatale. 

4.Danni da Asfissia Neonatale e Conseguenze

I danni da asfissia neonatale dipendono dalla gravità e dalla durata della mancanza di ossigeno, nonché dalla tempestività del trattamento ricevuto. Le lesioni derivanti da asfissia neonatale si sviluppano in due fasi principali:

  1. Danno cellulare iniziale (necrosi dei neuroni): Questo danno si verifica nei minuti in cui il feto o il neonato rimane senza ossigeno, causando la morte immediata delle cellule cerebrali.
  2. Danno cellulare per riperfusione: Dopo il ripristino del normale flusso sanguigno e ossigeno al cervello, le cellule danneggiate producono radicali liberi e assorbono calcio intracellulare, provocando ulteriori danni cellulari (morte per apoptosi). Questa fase può durare giorni o settimane.

Le conseguenze dell’asfissia neonatale variano in base alla durata dell’ipossia. Nei casi di asfissia lieve o moderata, i neonati possono recuperare completamente. Tuttavia, se le cellule non ricevono ossigeno per un periodo prolungato (10-15 minuti), possono insorgere danni permanenti al cervello, cuore, polmoni, reni, intestino e altri organi.

Le conseguenze neurologiche dell’asfissia neonatale possono includere:

  • Encefalopatia ipossico-ischemica: Danno cerebrale grave che può portare a disabilità.
  • Paralisi cerebrale infantile: Una disabilità motoria che può variare da lieve a grave.
  • Compromissioni dello sviluppo: Ritardi cognitivi e motori.
  • Disturbo da deficit di attenzione e iperattività: Problemi di attenzione e iperattività.
  • Ipovisione: Riduzione della capacità visiva.

Nei casi più gravi, l’asfissia neonatale può causare insufficienza degli organi e morte. È fondamentale riconoscere tempestivamente i segni di ipossia e intervenire prontamente per minimizzare i danni da asfissia neonatale. La gestione adeguata durante il travaglio e il parto può fare una differenza significativa nella salute del neonato.

5.Aiuto Malasanità Protegge i Tuoi Diritti

Se i danni da asfissia neonatale subiti dal tuo bambino durante il parto sono stati causati da errori medici, hai il diritto di ottenere un risarcimento per tutti i danni causati sia al neonato che alla tua famiglia. Gli avvocati di Aiuto Malasanità sono qui per aiutarti a comprendere le cause dell’asfissia e valutare se è possibile ottenere il risarcimento.

Non affrontare da solo questa situazione delicata. La nostra squadra di esperti è pronta a fornirti una consulenza gratuita e a guidarti nel processo di richiesta di risarcimento.

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6. Danni da Asfissia Neonatale: Riconoscere i Segni

E’ importante riconoscere i segni clinici per prevenire i danni da asfissia neonatale. Ecco i principali indicatori da monitorare prima e durante il parto:

  1. Ipossia Fetale: Segni di ipossia fetale includono alterazioni della frequenza cardiaca fetale, diminuzione o interruzione dei movimenti fetali, e liquido amniotico denso contaminato da meconio. Questi segni possono indicare una riduzione dell’ossigeno disponibile per il feto.
  2. Monitoraggio Cardiaco: La cardiotocografia (CTG) è uno strumento essenziale per rilevare episodi di ipossia fetale. Un monitoraggio attento della frequenza cardiaca può identificare problemi ben prima che l’asfissia si verifichi, permettendo interventi tempestivi.

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Scopri come fare il Monitoraggio cardiotocografico secondo la Società AOGOI

6.1 Criteri Essenziali per Individuare l’Asfissia Neonatale

Dopo il parto, è fondamentale riconoscere i segni di asfissia neonatale per intervenire rapidamente:

  1. Acidemia Metabolica o Mista Prolungata: Un pH di 7,0 rilevato da un campione di sangue arterioso del cordone ombelicale indica una grave acidemia, segno di mancanza di ossigeno.
  2. Punteggio Apgar Basso: Un punteggio Apgar da 0 a 3 persistente per più di 5 minuti è un indicatore critico di asfissia.
  3. Manifestazioni Neurologiche: Segni come crisi epilettiche, neonato ipotonico, coma o encefalopatia ipossico-ischemica sono indicatori di danni cerebrali dovuti all’asfissia.
  4. Disfunzione Multiorgano: Evidenze cliniche di disfunzione multiorgano nell’immediato periodo neonatale includono oligo-anuria, insufficienza cardiaca congestizia non legata a malattie strutturali, shock, sindrome di aspirazione di meconio, dipendenza ventilatoria, elevati livelli di transaminasi ed enterocolite necrotizzante.

6.2 Caso Reale

Un esempio pratico è il caso di Giacomo F. un neonato che, durante il monitoraggio cardiotocografico, mostrava una frequenza cardiaca anomala e liquido amniotico contaminato da meconio. Questi segnali sono stati prontamente riconosciuti e hanno portato a un intervento d’urgenza che ha prevenuto danni gravi. Tuttavia, un pH del sangue arterioso del cordone di 7,0 e un punteggio Apgar basso hanno indicato la necessità di un trattamento intensivo postnatale.

7.Trattamento dell’Asfissia Neonatale

Il trattamento tempestivo dell’asfissia neonatale serve per minimizzare i danni da asfissia neonatale e garantire il miglior recupero possibile per il neonato. Ecco le principali opzioni di trattamento:

  • Monitoraggio e Supporto Respiratorio: I neonati con lieve asfissia devono essere strettamente monitorati e possono necessitare di supporto respiratorio fino a quando non siano in grado di respirare autonomamente. Questo monitoraggio include il controllo costante dei segni vitali e la somministrazione di ossigeno supplementare se necessario.
  • Ventilazione Meccanica e Terapia Respiratoria: Per i neonati con asfissia più grave, può essere necessaria la ventilazione meccanica. Questa tecnica utilizza una macchina per aiutare il neonato a respirare. La ventilazione ad alta frequenza è una forma più delicata di ventilazione meccanica che invia piccoli e rapidi sbuffi d’aria nei polmoni del bambino, riducendo il rischio di danni ai fragili polmoni neonatali.
  • Ossido Nitrico Inalatorio: L’ossido nitrico inalatorio viene utilizzato per trattare l’insufficienza respiratoria e l’ipertensione polmonare. Somministrato attraverso un tubo endotracheale, l’ossido nitrico aiuta a dilatare i vasi sanguigni nei polmoni, migliorando l’ossigenazione del sangue.
  • Ipotermia Terapeutica: La ricerca ha dimostrato che il raffreddamento del corpo del neonato a 33,5°C per 72 ore può proteggere il cervello durante la fase di riperfusione, quando il flusso sanguigno e l’ossigeno vengono ripristinati. Questo trattamento è più efficace se avviato entro sei ore dalla nascita e può ridurre significativamente i danni cerebrali. È indicato per neonati con un’età gestazionale di almeno 36 settimane.
  • Ossigenazione Extracorporea a Membrana (ECMO): L’ECMO è un supporto vitale extracorporeo che utilizza una pompa cuore-polmone per fornire supporto temporaneo quando il cuore o i polmoni del neonato non funzionano correttamente. Il sangue povero di ossigeno passa attraverso una macchina che rimuove l’anidride carbonica e aggiunge ossigeno, restituendo poi il sangue ossigenato al corpo del bambino.
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8.Errori Medici e Asfissia Neonatale

I danni da asfissia neonatale possono spesso essere ricondotti a errori commessi dal personale medico prima, durante o dopo il parto. Questi errori possono avere gravi conseguenze per il neonato e sono spesso il risultato di una gestione inadeguata da parte di ginecologi e ostetriche. Ecco i principali errori da evitare:

  • Monitoraggio Fetale e Ipossia Fetale: Gli errori nel rilevamento dell’ipossia fetale, come il mancato o ritardato rilevamento della mancanza di ossigeno, possono essere fatali. È fondamentale monitorare attentamente la frequenza cardiaca fetale e intervenire tempestivamente in caso di decelerazioni ripetitive, bradicardia o tachicardia severe persistenti. La mancata o ritardata esecuzione del parto cesareo può aggravare la situazione.
  • Complicazioni del Cordone Ombelicale: Errori nella gestione del cordone ombelicale avvolto attorno al collo del feto, come il mancato utilizzo della tecnica di Somersault, possono impedire una corretta ossigenazione. Analogamente, il prolasso del cordone ombelicale richiede manovre immediate per evitare la compressione del cordone stesso.
  • Preeclampsia e Gestazione Oltre il Termine: La mancata misurazione della pressione arteriosa e il mancato trattamento della preeclampsia possono portare a complicazioni gravi. È essenziale indurre il parto o eseguire un cesareo oltre la 34ª settimana di gestazione per evitare danni. Inoltre, prolungare la gravidanza oltre la 40ª-41ª settimana senza motivo valido aumenta il rischio di asfissia.
  • Rottura Prematura delle Membrane e Infezioni: La rottura prematura delle membrane e infezioni come la corionamnionite richiedono una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato per prevenire la villite e altre complicazioni.
  • Altre Complicazioni Ostetriche
  1. Aspirazione di Meconio: Necessita di monitoraggio e intervento tempestivo.
  2. Macrosomia/Sproporzione Cefalo-Pelvica: Richiede un’adeguata valutazione e pianificazione del parto.
  3. Uso di Forcipe o Ventosa Ostetrica: Deve essere effettuato con estrema cautela per evitare danni.
  4. Distacco della Placenta: Errori nella diagnosi e nella gestione possono essere fatali.
  5. Rottura dell’Utero: Richiede una diagnosi rapida e un trattamento immediato.
  6. Parto Vaginale Successivo a Cesareo: Deve essere gestito con attenzione per prevenire complicazioni. Leggi le Raccomandazioni AOGOI per il Parto Operativo Vaginale.
  7. Presentazioni Fetali Anomale: Gestione corretta di presentazione podalica, trasverse, di faccia, ecc.
  8. Induzione Farmacologica del Parto: Deve essere attentamente monitorata per evitare sovradosaggio e complicazioni, come nel caso di Danni da Ossitocina.

9.Conclusione

Se sospetti che il tuo bambino abbia subito lesioni a causa di errori medici nella gestione dell’asfissia neonatale, è importante contattare Aiuto Malasanità per capire cosa è successo. I nostri avvocati esperti in danni neonatali, insieme al supporto del nostro team di medici ginecologi e neonatologi, ti aiuteranno a determinare se hai diritto a un risarcimento per i danni subiti.

Aiuto Malasanità offre supporto e consulenza su tutto il territorio nazionale, garantendo che il processo sia completamente gratuito. Pagherai solo se e quando otterrai il risarcimento. Per una consulenza gratuita, puoi contattarci chiamando il numero 800.100.222 oppure compilando il modulo online sul nostro sito.

Tutti i dati forniti saranno trattati con la massima riservatezza e utilizzati esclusivamente per fornirti la consulenza richiesta, garantendo la privacy dei tuoi dati personali secondo le normative vigenti. Non esitare a contattarci oggi stesso per scoprire se il tuo bambino ha diritto a un risarcimento e per iniziare il percorso verso la giustizia.

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