Risarcimento malasanità: sei vittima di errori medici e ma non sai come muoverti per chiedere i danni né a chi fare causa?
Risarcimento Malasanità, una questione spinosa: non sempre “gli incidenti” che si verificano in campo sanitario dipendono da errori medici o negligenza.
Parlando di malasanità ci riferiamo a quelle situazioni riguardanti casi di cattiva organizzazione del Sistema Nazionale Sanitario, ma anche casi specifici di pazienti che hanno subito danni fisici e/o psicologici a seguito di prestazioni sanitarie che si sono concluse in malo modo. Prima di parlare di malasanità va appurato se il danno dichiarato è da attribuire a un errore medico o comunque a un difetto della struttura sanitaria.
Il risarcimento per malasanità trova accoglimento quando:
- Si accerta un errore medico
- L’errore medico ha causato un danno
- Il danno ha causato danni gravi e/o permanenti al paziente
Se non si verificano tutti e tre gli elementi, o se anche uno solo non è dimostrabile, non sarà possibile trovare accoglimento in una richiesta risarcitoria. Questi elementi vanno comprovati e dimostrati, e quindi rivolgersi a un qualsiasi avvocato può rivelarsi un errore: meglio farsi assistere da uno studio legale preparato a seguire casi di malasanità, che abbia un team di medici legali esperti pronti ad eseguire le giuste valutazioni.
Inoltre va appurato se il caso rientra nei tempi di prescrizione, che generalmente cominciano a decorrere dal giorno in cui è possibile far valere il diritto e terminano entro 10 anni. In ogni caso ti rimandiamo all’articolo esaustivo riguardante i tempi di prescrizione, che hanno subito dei cambiamenti dopo il decreto legge Gelli: “Prescrizione risarcimento danni: cosa è cambiato con il decreto Gelli?”
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Errori medici e malasanità: un po’ di numeri
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ci avvisa che i “casi avversi” riguardano ben il 10% dei ricoveri. Con la parola “evento avverso” il Ministero della Salute intende quella situazione inaspettata che arreca danno al paziente, anche se non intenzionale e non desiderabile, in seguito al processo assistenziale. Ovviamente gli eventi avversi possono essere prevenibili o non prevenibili, e si potrà parlare di errore medico soltanto quando il danno era prevenibile.
Stando al dato del 10%, la metà di questi casi riguarda dei casi prevenibili e quindi imputabili ad errori medici o a problemi gestionali e organizzativi della struttura ospedaliera.
Il dato è allarmante se pensiamo che un ricoverato su 10 può andare incontro a un evento avverso, e la metà di questi eventi potrebbe essere evitata.
Risarcimento malasanità: i dati italiani
In Italia sono circa 8 milioni i ricoveri registrati ogni anno, e quindi potenzialmente 800.000 persone sono a rischio di incidenti ospedalieri e danni medici, di cui 400.000 evitabili. Evitabili perché dipendono da falle nel processo assistenziale, da quello diagnostico o terapeutico, ma anche da problemi organizzativi delle strutture ospedaliere. Pertanto meritevoli di un risarcimento economico dei danni subiti.
Il fenomeno della malasanità italiana merita senz’altro interesse da parte delle Istituzioni, in quanto il miglioramento organizzativo delle strutture ospedaliere e la correzione di quelle procedure assistenziali che si inceppano, darebbero senz’altro luogo a una riduzione del contenzioso paziente-medico. In questo modo non soltanto aumenterebbe il senso di fiducia verso la sanità, ma si ridurrebbero anche i costi derivanti dai risarcimenti e dalle spese della medicina difensiva, che potrebbero invece essere investiti in migliorie delle strutture sanitarie, dei macchinari, della formazione e dell’aggiornamento del personale.
In che modo uno studio legale specializzato in casi di malasanità può esserti d’aiuto?
Il nostro studio legale potrà aiutarti a dissipare i tuoi dubbi, valutando vari aspetti:
- Il tuo è un caso di malasanità?
- Rientri nei termini di prescrizione?
- Va denunciato l’ospedale o il singolo medico?
- Bisogna muoversi sul piano civile, su quello penale o su entrambe?
Giudizio civile: come funziona?
Se l’avvocato individuerà nel vostro caso la responsabilità civile, allora procederà per farvi avanzare una richiesta risarcitoria direttamente all’ASL o al presidio medico ospedaliero, dopo che insieme avrete raccolto la documentazione utile a definire i fatti nonché la descrizione scrupolosa dell’accaduto. In particolare dovrete raccogliere:
- Cartelle cliniche
- Certificati
- Lastre
- Ricevute e/o scontrini di visite o analisi
- Risultati di analisi e visite
- Qualsiasi altro documento inerente il tuo percorso di cura
Giudizio penale: come funziona?
Se invece il medico legale individuerà nel tuo caso una responsabilità penale, ti indirizzerà a sporgere formale querela (o nei confronti del medico o dell’ospedale, a seconda di chi si riterrà essere il presunto responsabile). Dopo di che si dovrà attendere l’esito delle indagini del Pubblico Ministero.
Denunciare un caso di malasanità all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico)
La legge prevede che, quando si riscontra un’esperienza negativa di insoddisfazione nei confronti dei servizi delle strutture ospedaliere o a seguito di negligenza medica, vitto e alloggio non idonei, mancanza di personale medico-sanitario, condizioni igieniche o strutturali precarie, attrezzature mancanti, ecc… ci si possa rivolgere all’URP presentando le proprie lamentele.
Anche questo passaggio, che può sembrare banale, dev’essere effettuato in maniera intelligente: bisogna seguire un determinato iter di denuncia al fine di avviare le indagini, che confermeranno o meno la malasanità segnalata.
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Come rivolgersi all’URP
La procedura per segnalare un caso di malasanità all’URP prevede di recarsi presso l’ufficio predisposto dall’ospedale in questione (ogni ospedale ne ha uno), o eventualmente inoltrare una lettera via mail o via fax, allegando o portando con sé il materiale indispensabile a redigere la richiesta.
I documenti necessari sono quelli riportati nell’elenco che abbiamo riportato nei precedenti paragrafi, ai quali aggiungeremo eventuali dati dei medici curanti, nonché date e dettagli sull’eventuale episodio da contestare.
Dopo questo primo contatto con l’URP che avrà lo scopo di segnalare il caso di malasanità, verrà presentata alla vittima una richiesta scritta in cui inserire la relazione dettaglia da spedire entro 10 giorni.
Solo a questo punto verrà inizializzata un’istruttoria al Direttore dell’unità operativa o al Direttore Sanitario, per verificare l’episodio denunciato di malasanità ed iniziare le indagini.
I termini di legge vogliono che entro un massimo di 30 giorni (a cui aggiungerne altri 15 in caso di indagine approfondita) l’URP dovrà fornire una risposta. Quando l’URP giungerà ad una risposta esaustiva sul caso di malasanità denunciato, la vittima potrà decidere, in base alla perizia e alla sua analisi da parte di un professionista legale, se procedere o meno e quindi se avanzare denuncia.
Leggi anche “Come denunciare un medico per ottenere risarcimento danni”
Come scegliere il giusto avvocato per ottenere un risarcimento dei danni per malasanità
Non è raro incappare in un professionista sbagliato o in qualcuno che non è abbastanza ferrato sull’argomento: ad esempio, essere il miglior avvocato penalista non vuol dire automaticamente essere in grado di gestire al meglio una pratica di malasanità e risarcimento danni.
Per non parlare delle insidie che può nascondere la ricerca su Internet: spesso tra i primi risultati troviamo professionisti che riescono a vendersi anche per competenze che non hanno, semplicemente perché si avvalgono di efficaci tecniche di marketing.
Per poter scegliere l’avvocato giusto a cui affidare il proprio caso di malasanità e richiesta di risarcimento occorre saper riconoscere i falsi professionisti. Dovrai fare attenzione a tre punti:
- Il primo consiglio che ci sentiamo di darti è: ricerca la specializzazione. Non affidarti all’avvocato tuttofare, in quanto uno studio che si occupa nello specifico di casi di malasanità sicuramente potrà garantirti dei professionisti già avvezzi a certi ambienti, che conoscono bene i passi da compiere in maniera quasi automatica, perché si occupano di quello ogni giorno. Infatti queste sono procedure molto delicate, dove spesso agire nei tempi giusti è determinante per la buona riuscita della causa. Le strutture ospedaliere hanno dalla loro molte tutele, e un bravo avvocato deve sapere come far fronte alle difese molto forti delle quali molto spesso gode la controparte.
- Il secondo consiglio è quello di chiedere al professionista di parlarti un po’ della sua attività: quali pratiche ha portato avanti? Che risultati ha ottenuto? In che modo vuole trattare il tuo caso specifico? Anche il modo con cui risponderà alle tue domande ti darà indicazioni sulla sua competenza sull’argomento: si dimostra sicuro di sé? Argomenta senza esitazioni? Allora potrebbe essere quello giusto.
- Infine ti invitiamo anche a valutare un aspetto molto importante, ovvero quello relativo alla sua parcella: dovrai pagare prima dell’esito della causa? Le visite specialistiche saranno a carico tuo? Dovrai pagare la sua parcella a prescindere dall’esito? Questi sono aspetti da considerare, perché portare avanti una causa contro un medico o un ospedale può essere davvero dispendioso a seconda della scelta che farai. Noi di Aiuto Malasanità non ti chiederemo mai un euro fino all’ottenuto risarcimento, neppure per le visite specialistiche necessarie.
Approfondisci qui: “Avvocato malasanità: come scegliere quello giusto (risarcimento danni)“
Se credi di essere vittima di malasanità e non sai come muoverti per richiedere un risarcimento danni, puoi avvalerti del nostro supporto medico-legale in maniera gratuita.
Aiuto Malasanità dispone di un team di avvocati specializzati in risarcimenti da danni medici e malasanità.
Non dovrai mai pagare alcun costo se prima non otterrai il risarcimento: anche le visite specialistiche saranno a nostro carico.