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Gravidanza extrauterina non diagnosticata: risarcimento danni malasanità

Gravidanza extrauterina non diagnosticata

Una gravidanza extrauterina non diagnosticata può condurre a gravi conseguenze, dalla sterilità alla morte. Per questo, quando si riscontra un’omissione da parte del medico, si può avanzare richiesta di risarcimento danni per malasanità.

Gravidanza extrauterina non diagnosticata: quando ci si trova in presenza di malasanità

Un medico specialista dovrebbe essere in grado di cogliere i segni di pericolo e i fattori di rischio di un’eventuale gravidanza extrauterina e dovrebbe anche prescrivere tempestivamente ogni esame previsto a riconoscere se vi è in atto tale anomalia, prima che la donna subisca gravi e irreversibili conseguenze. Se malauguratamente dovesse rompersi una tuba di Falloppio o qualsiasi altro organo, il medico dovrebbe agire tempestivamente fornendo la migliore assistenza possibile per evitare gravi danni.

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Cos’è una gravidanza extrauterina

Una gravidanza extrauterina ha luogo quando una gravidanza si sviluppa al di fuori della cavità uterina. Ma vediamo in dettaglio in cosa consiste.

La gravidanza extrauterina o ectopica, come già detto in precedenza, è una gravidanza che si sviluppa al di fuori dell’utero, e purtroppo nel corso degli ultimi 10 anni questo  fenomeno  è in netto aumento infatti rappresenta circa il 10% della causa di morte delle donne in gravidanza (dati OMS).

Tipologie gravidanza extrauterina

La gravidanza extrauterina, o gravidanza ectopica o GEU, si può sviluppare in diverse forme:

  • Gravidanza tubarica: è la tipologia più comune, si conta circa il 96% di casi consiste in una gravidanza che si instaura in una delle due tube di Falloppio.
  • Gravidanza angolare: consiste in una gravidanza che si impianta all’ingresso di una tuba.
  • Gravidanza cervicale: gravidanza che si instaura nella cervice uterina.
  • Gravidanza ampollare: quando una gravidanza si impianta nell’ampolla tubarica (seconda parte della tuba).
  • Gravidanza istmica: gravidanza che si instaura nella parte più stretta della tuba.
  • Gravidanza extrauterina addominale: quando l’embrione si impianta nella cavità peritoneale fin dall’inizio o successivamente dopo essersi staccato da un impianto tubarico o ovarico.
  • Gravidanza ovarica o tubo-ovarica quando l’embrione si impianta nelle ovaie.
  • Impianto su una pregressa cicatrice dell’utero, in genere quella del cesareo.

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Fattori di rischio gravidanza extrauterina

Come in quasi tutte le patologie esistenti, anche per la gravidanza extrauterina esistono vari fattori di rischio.

Uno dei principali fattori di rischio  sembrerebbe la trasmissione di malattie infettive per via sessuale: una contaminazione sembrerebbe favorire il rischio che si instauri una gravidanza extrauterina, questo perché vengono distrutte le ciglia all’interno delle tube di Falloppio le quali favoriscono lo spostamento dell’ovulo femminile.

L’uso della spirale, anche se presenta un’alta potenzialità contraccettiva, potrebbe triplicare l’impianto di una gravidanza extrauterina poiché l’ovulo fecondato potrebbe trovare un’ambiente ostile al suo annidamento e così si rifugia in una delle due tube di Falloppio.

Anche l’età della donna ha la sua importanza, nelle donne dai 35 ai 39 il rischio di una gravidanza extrauterina raddoppia, mentre nelle donne dai 40 anni in su il rischio è addirittura quadruplicato.

La procreazione assistita, cioè la fecondazione in vitro e il trasferimento dei gameti nelle tube raddoppiano il rischio di una gravidanza extrauterina.

Sintomi gravidanza extrauterina

Quando si instaura una gravidanza extrauterina, dopo circa 3-6 settimane di ritardo del ciclo mestruale, si manifestano dolori addominali più o meno intensi ed emorragie uterine che spesso possono riversarsi all’interno, questo perché l’ovulo fecondato non trova l’ambiente giusto per potersi sviluppare e quindi tende a distendere i tessuti su cui è poggiato.

Diagnosi gravidanza extrauterina

La diagnosi di una gravidanza extrauterina si intraprende attraverso due esami specifici che vengono effettuati in ospedale.

Il primo esame consiste nel dosare la quantità di beta HCG (l’ormone di gonadotropina corionica umana), attraverso le urine o il sangue: la quantità inferiore rispetto all’epoca gestazionale della donna potrebbe rivelarsi un campanello d’allarme.

Il secondo esame consiste nell’ecografia intravaginale, che potrebbe evidenziare un’attività cardiaca al di fuori dell’utero, o un ematocele (versamento di sangue nella parte più bassa della zona peritonea, detto cavo di Douglas), o delle tube dall’aspetto anomalo, ma anche la totale assenza di un embrione in corrispondenza di beta HCG alte.

La gravidanza extrauterina può rivelarsi alquanto pericolosa, poiché se si instaura all’interno della tuba, con la crescita dell’embrione porterebbe alla rottura della stessa con conseguente emorragia che darebbe vita a lesioni irreversibili se non addirittura alla morte.

Sai che hai un tempo limitato per richiedere un risarcimento dei danni? Leggi l’articolo sui tempi di prescrizione per il risarcimento dei danni.

Cura gravidanza extrauterina

Se un’eventuale gravidanza extrauterina è in via di regressione spontanea è da tenere sotto stretto controllo medico, perché esiste un reale rischio di rottura della tuba.

La chirurgia addominale potrebbe essere di aiuto nel caso in cui vi sia una grave emorragia per un’improvvisa rottura della tuba, quindi quest’ultima va asportata immediatamente. Tale operazione di solito non comporta delle grandi incisioni addominali: infatti gli strumenti chirurgici che vengono utilizzati vengono introdotti attraverso un piccolo orifizio praticato a livello ombelicale, la cosiddetta laparascopia.

Alcune gravidanze extrauterine non “gravi” possono essere trattate attraverso delle punture associate ad un antiomicotico, che sotto controllo ecografico, vanno a neutralizzare le cellule anomale.

Ovviamente bisogna sottolineare che una donna può avere una gravidanza normale dopo una gravidanza extrauterina, a patto che quest’ultima non abbia causato gravi danni agli organi riproduttivi.

Gravidanza extrauterina trattata come colite

Vi raccontiamo in breve un episodio accaduto in Italia che ha come protagonisti un medico che non è stato in grado di evidenziare una gravidanza extrauterina e una donna che stava rischiando di perdere la vita e che ha perso una tuba.

Ci troviamo a Bologna, nel febbraio 2014. Un ginecologo ultra settantenne è stato denunciato per aver “curato” una gravidanza extrauterina come un banalissimo mal di pancia. Eseguiva visite specialistiche a prezzi davvero scontati, attraverso un’app.

Il ginecologo ancora in attività ha visitato la paziente nel suo studio privato prescrivendo farmaci curanti la colite, non accorgendosi che vi era in atto un’emorragia per lo scoppio di una tuba. Ovviamente la donna non riscontrò segni di miglioramento, e ridotta ormai in fin di vita fu salvata per miracolo tramite interruzione immediata della gravidanza e asportazione chirurgica della tuba ormai malmessa.

Alla prima udienza, dopo un tentativo di mediazione, il medico non si è presentato e ha continuato imperterrito a pubblicizzare la sua professione tramite internet a prezzi stracciati.

 

Conclusioni

Se hai subito gravi lesioni e danni irreversibili a causa di una gravidanza extruterina non diagnosticata e non trattata in tempo, rivolgiti a degli studi di avvocati specialisti per capire se i medici in questione hanno manifestato un comportamento scorretto. Gli avvocati ti diranno se hai diritto o meno ad un risarcimento dei danni subìti. 

Aiuto Malasanità dispone di un team di avvocati specializzati in risarcimenti da danni medici e malasanità ginecologica e ostetrica.

Non dovrai mai pagare alcun costo se prima non otterrai il risarcimento: anche le visite specialistiche saranno a nostro carico.

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